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… poi capita di imbattersi in un account casualmente, come spesso capita.
Scorri un’immagine, poi due, poi tre e non finisci più.
Dopo un po’ smetti persino di lasciare il tuo apprezzamento perché che differenza fa quando ti piacciono tutte?!
Capita così di scoprire talenti fuori dall’ordinario, capaci di interpretare con pochi oggetti un prodotto, di costruire una storia intensa con una sola immagine. Una capacità unica di assemblare, mescolare e imprimere quel senso di naturalezza ad un ambiente…
Il lavoro di Vanessa Giudici tocca nella mia personale percezione quelle corde di gusto rare. Trovo che il dettaglio racconti più dell’insieme, che il visto / non visto stimoli più del dichiarato, che il suggerito sia un’ottima chiave per la fantasia.
E poi quel senso di casualità… una scarpa rimasta a terra, una sacca sul sedile di una macchina, un gioiello in equilibrio tra due pezzi di frutta. Oggetti e soggetti scelti per necessità professionale ma assemblati con estro personalissimo.
Amica Magazine, Tod’s
Styling Vanessa Giudici, ph. Philippe Lacombe
Vanessa Giudici non costruisce solo set, il suo lavoro va oltre il cosiddetto styling, non sembra sopraffatta da stili passeggeri, tantomeno influenzata dalle mode anche se di moda si occupa prevalentemente.
Al contrario, il suo stile è coerente, preciso, riconoscibile. L’alchimia con la fotografia è connaturata al suo lavoro. Anche negli scatti personali fatti di fiori, pistilli, uova e pop corn.
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- Vanessa Giudici
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- Vanessa Giudici
Æ — Da cosa parti per costruire un set?
Non pensare da redattrice!
Questo fu il consiglio, quando iniziai a scattare, che mi fu dato da Fabrizio Sclavi allora direttore di Amica ho sempre cercato di guardare realmente le “cose” intorno a me
credo di essere fortunata o inconsciamente allenata ad incamerare emozioni anche senza accorgermene. Quando devo lavorare su un progetto ho un archivio invisibile di sensazioni ed immagini che si liberano!
Vanessa Giudici
Æ — Il tuo lavoro è influenzato da?
Still life.
Inanimato – animato.
Ed è questa la cosa bella, puoi raccontare un’ínfinità di storie con una scarpa una borsa un gioiello una texture…
Dipende solo da come le contestualizzi e dalla luce che le illumina.
Penso ad un mood faccio ricerca e mi lascio ispirare da un film, una mostra, una donna, una sensazione, un paesaggio, un colore, una canzone.
Condivido con il fotografo.
adoro lavorare in team e con talents diversi mi arricchisce.
Una volta scritta la “storia” parto con la ricerca degli elementi che userò sul set e chiedo aiuto in caso a talents che possono dare un valore aggiunto.
L’Officiel Homme Italie, Gucci
Styling Vanessa Giudici, ph. Joss Mckinley
Quando devo lavorare su un progetto ho un archivio invisibile di sensazioni ed immagini che si liberano!
Amica Magazine, Christian Louboutin
Styling Vanessa Giudici ph. Jillian Lochner
Æ — Un progetto personale?
In questo momento dovendo trascorrere parecchi giorni in casa a Milano e non potendo viaggiare mi sono dedicata ad un progetto personale.
Orchidee
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Ho usato il mio Iphone e semplicemente la luce naturale in diversi orari con punti di vista diversi. Riguardando le immagini mi sono resa conto di come descrivessero esattamente il mio lavoro. Ogni foto e’ un racconto.
Una donna, un profumo, una sensazione, uno stato fisico o semplicemente un fiore.
Vanessa Giudici
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… then you happen to come across an account at random, as so often happens.
Scroll through an image, then two, then three and then you’ll never finish.
After a while you even stop leaving a comment of appreciation because what difference does it make when you like them all?!
And so it happens that you discover an out-of-the-ordinary talent, capable of interpreting a product with just a few items, of building a powerful story with a single image. A unique ability to assemble, mix and give a sense of naturalness to an environment …
Vanessa Giudici‘s work touches those rare chords of taste in my personal perception. I find that the details tell more than the whole picture, that the balance between seen / unseen stimulates more than it says, that what is suggested is an excellent key for the imagination.
L’Officiel Homme Italie
ph. Jean Marie Binet, Styling Vanessa Giudici
And then that sense of randomness … a shoe left on the ground, a bag on the seat of a car, a jewel balanced between two pieces of fruit. Objects and subjects chosen for professional necessity, but assembled with very personal flair.
Vanessa Giudici does not only build sets, her work goes beyond so-called styling, she never seems overwhelmed by the styles her work carries, much less influenced by fashions, even if she mainly deals with fashion.
On the contrary, her style is coherent, precise, recognisable. Alchemy with photography is inherent in her work. Even in personal shots made of flowers, pistils, eggs and popcorn.
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- Vanessa Giudici
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- Vanessa Giudici
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- Vanessa Giudici
Æ — Where do you start when building a set?
I don’t think of an editor!
This was the advice, when I first began to shoot, that was given to me by Fabrizio Sclavi, then director of Amica. I’ve always tried to really look at the “things” around me. I think I’m lucky or unconsciously trained to take in emotions even without realizing that I’m doing so. When I must work on a project I have an invisible archive of sensations and images that are released!
Æ — Your work is influenced by?
Still life.
Inanimate – animate.
And this is the beautiful thing: you can tell an infinite number of stories with a shoe, a bag, a jewel, a texture…
It just depends on how you contextualize them and the light that illuminates them.
I think of a mood, I research and I let myself be inspired by a film, an exhibition, a woman, a sensation, a landscape, a colour, a song.
I share with the photographer.
I love working in a team and with different talents, it enriches me.
Once the “story” is written, I start searching for the elements that I will use on the set, and I ask for help from talented people who can give added value.
Amica Magazine
Ph. Philippe Lacombe, Styling Vanessa Giudici
Æ — A personal project?
At the moment, having to spend a lot of time at home in Milan and not being able to travel, I dedicated myself to a personal project.
Orchids.
I simply used my Iphone and natural light at different times with different points of view to look at the images. I realized how exactly they described my work. Each photo is a story
a woman, a perfume, a sensation, a physical state or simply a flower.
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- Vanessa Giudici
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- Vanessa Giudici
@vanessa_giudici
