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E’ stata l’occasione degli Swiss Art Awards e la selezione di Riccardo Previdi nella rosa degli artisti in concorso a portare alla luce un dialogo che in questi anni è stato sempre attivo e stimolante che ha coinvolto gli artisti che si sono raccolti attorno a CARTEdition — la collezione di progetti d’artista su carta da parati ideata e promossa da AtemporaryStudio — che hanno con generosità e passione alzato l’asticella del perenne confronto tra arte, progetto, design, cultura allargata e profondità di pensiero in un mondo in cui tutto è superficie e tutto è fugace.
All’interno della mostra organizzata dallo Swiss Federal Office of Culture che si è svolta dal 10 al 16 giugno, Riccardo Previdi ha presentato un’installazione composta da una serie di inediti Maneki Neko – gatti della fortuna giapponesi generalmente utilizzati allo scopo di portare buona sorte ai gestori di una attività commerciale – nelle vesti di una serie di sculture realizzate in ceramica, alcune delle quali atte a svolgere funzioni pratiche, quali illuminare un ambiente o contenere dei fiori.
Simbolo di apertura e permeabilità di un mondo complesso, ricco di contraddizioni e in continua trasformazione i gatti stilizzati hanno circondato l’installazione grazie ”MANEKI NEKO”, la carta da parati realizzata nel 2023 per CARTEdition che in questo contesto ha elevato lo sfondo a vero protagonista per un’esperienza immersiva e totalizzante.
Che significato porta con sé il titolo?
ATTENTI AL LUPO (living together), è il ritornello di una canzone di Lucio Dalla. Una canzone che può apparire leggera e spensierata ma con una natura irrequieta e un po’ dark. È stata scritta all’inizio degli anni 90, per un album dal titolo emblematico: CAMBIO. Ho scelto questo titolo per la sua capacità di evocare uno stato di allerta non rinunciando però ad un tono giocoso, quasi burlesco.
Quale la tua riflessone sul dialogo tra la carta Maneki Neko e il gruppo scultoreo?
Come sai ho già messo in relazione dei gatti Maneki Neko tridimensionali con dei Maneki Neko bidimensionali. L´ho fatto per la prima volta da Francesca Minini nel 2021 e l’anno scorso al Kunst Raum Riehen a Basilea. In quel caso i lavori si chiamavano NOI e LORO (si può essere più espliciti?!?). È il filosofo francese François Jullien che mi ha portato a riflettere sul concetto di alterità. Diciamo che la compresenza di questi due lavori mi ha permesso di visualizzare lo spazio che li separa, metterli insieme significava aprire alla possibilità di un incontro. E questo direi che è più che mai vero per il lavoro esposto agli Swiss Art Award 2024, dove un esercito di gatti neri (il wallcovering realizzato nel 2022 con CARTEdition) diventa letteralmente il paesaggio all’interno del quale un drappello di gatti della fortuna in ceramica prende vita.
Cosa rappresenta per un artista essere selezionato agli Swiss Art Award?
Essere selezionati per il Premio dell’Arte Svizzera è un privilegio ed un onore, specie per chi come me in Svizzera ci vive solo da qualche anno. Oltre a ciò è una importante occasione per far conoscere il proprio lavoro. Il fatto poi che il Premio abbia luogo a Basilea negli stessi luoghi e nello stesso periodo in cui ci sono Art Basel, Art Unlimited e Liste permette alla manifestazione di avere una visibilità fuori dal comune.
Quali sono stati i feedback ricevuti dall’aver collocato la carta “Maneki Neko” in questo contesto? Quale il valore aggiunto?
Penso che senza la carta, il lavoro avrebbe avuto un impatto completamente diverso sul pubblico. A parte le ragioni concettuali di cui parlavo prima, senza la carta sarebbe mancato lo spirito, il mood. Visto che il titolo è preso in prestito da una canzone, per associazione di idee, la carta potrebbe essere considerata l’arrangiamento.
Facendo lavorare l’immaginazione quale sarebbe secondo te il luogo/ambiente in cui vorresti vedere installata la tua carta da parati? Nelle camere da letto, a 360°. Luoghi in cui, oltre a dormire, ci si incontra con l’altro. Perché si crei una tensione, una distanza. Perché si abbia la sensazione di non essere mai soli.
Sia il gruppo scultoreo in ceramica che la carta da parati portano con sé il valore di opera d’arte ma allo stesso tempo possono essere vissuti come oggetti di design. I primi come vasi e come supporti luminosi, la carta come un vero e proprio wallcovering, quanto è interessante per te il dialogo tra arte e design?
In tanti miei lavori questa ambiguità è vissuta come un plusvalore. Una scultura che si „abbassa“ ad assolvere una funzione pratica e un oggetto di design che rinuncia alla funzione per „elevarsi“ a scopi più „nobili“ sono da sempre i miei compagni di viaggio.
Gufram ha recentemente rimesso in produzione le sedute Ron Ron di Marion Baruch. Delle fantastiche palle di pelo sintetico nero con tanto di coda che ho avuto il piacere di poter esporre recentemente a Spazio Lima (lo spazio espositivo non-profit all’interno dello studio di architettura pconp di Milano). La cosa che più mi piace è che Marion, invece di definirle oggetti di design, preferisce chiamarle: „oggetti da compagnia“ : )
Riccardo Previdi, insieme a Donatella Spaziani e Patrick Tuttofuoco hanno iniziato la storia di CARTEdition, a loro il merito di aver riflettuto sulle intenzioni ultime del progetto, sul limite massimo in cui poterlo spingere, sul processo creativo/artistico su cui si basa la realizzazione di ogni progetto.
In the occasion of the Swiss Art Awards, and the selection of Riccardo Previdi among the shortlist of artists in the competition, we brought to light a dialogue that in recent years has always been active and stimulating involving the artists who have gathered around CARTEdition – the collection of artists’ projects on wallpaper conceived and promoted by AtemporaryStudio – who have with generosity and passion raised the bar of the eternal confrontation between art, project, design, broadening culture and profondity of thought in a world where everything is surface and everything is fleeting.
As part of the exhibition organized by the Swiss Federal Office of Culture that ran from June 10 to 16, Riccardo Previdi presented an installation consisting of a series of new Maneki Neko – Japanese fortune cats generally used for bringing good luck to business owners – in the guise of a series of ceramics sculptures some of which are designed to perform practical functions, such as
A symbol of openness and permeability in a complex world, full of contradictions and in constant transformation, the stylized cats surrounded the installation thanks to “MANEKI NEKO,” the wallpaper made in 2023 for CARTEdition, which in this context elevated the background to the status of star for an immersive and immersive experience.
What’s the meaning of the title?
ATTENTI AL LUPO (living together), is the refrain of a song by Lucio Dalla. A song that may appear light and carefree but with a restless and somewhat dark nature. It was written in the early 1990s, for an album with the emblematic title: CHANGE. I chose this title because of its ability to evoke a state of alertness while never abandoning a playful, almost burlesque tone.
How do you consider the dialogue between the Maneki Neko paper and the sculptural group?
As you know I have already related three-dimensional Maneki Neko cats to two-dimensional Maneki Neko cats. I first did this at Francesca Minini´s in 2021 and last year at Kunst Raum Riehen in Basel. In that case the works were called WE and THEY (could it be more explicit?!?).
It is the French philosopher François Jullien who led me to reflect on the concept of otherness. Let’s say that the co-presence of these two works allowed me to visualize the space that separates them; putting them together meant opening up the possibility of an encounter. And this I would say is more true than ever for the work exhibited at the Swiss Art Awards 2024, where an army of black cats (the wallcovering made in 2022 with CARTEdition) literally becomes the landscape within which a dragnet of ceramic fortune cats comes to life.
What is it significant or an artist to be selected for the Swiss Art Awards?
Being selected for the Swiss Art Prize is a privilege and an honor, especially for someone like me who has lived in Switzerland for a number of years. Besides that it is an important opportunity to show your work. The fact, then, that the Prize takes place in Basel in the same the same time as Art Basel, Art Unlimited and Liste allows the event to have an extraordinary visibility.
What kind of feedback did you receive from installing the “Maneki Neko” wallpaper in this context? What was the added value?
I think without the paper, the work would have had a completely different impact on the audience. Apart from the conceptual reasons I mentioned earlier, without the paper the spirit, the mood, would have been missing. Since the title is borrowed from a song, by association of ideas, the paper could be considered the arrangement.
What do you think would be the place/environment where you would like to see your wallpaper installed? In bedrooms, all-around. Places where, in addition to sleeping, you encounter the other. To create a tension, a distance. For one to have the feeling of never being alone.
Both the ceramic sculpture group and the wallpaper carry the value of artwork but at the same time can be experienced as design objects. First ones as vases and as light supports, the paper as a real wallcovering, how interesting is the dialogue between art and design for you?
In many of my works this ambiguity is experienced as an additional value. A sculpture that “lowers” itself to fulfill a practical function and a design object that gives up function to “elevate” itself to more “noble” purposes have always been my fellow travelers.
Gufram has recently put Marion Baruch’s Ron Ron chairs back into production. Fantastic black synthetic fur balls complete with tails that I had the pleasure of being able to display recently at Spazio Lima (the non-profit exhibition space inside the pconp architecture studio in Milan). What I like best is that Marion, instead of calling them design objects.. prefers to call them: “companion objects” : )
Riccardo Previdi, together with Donatella Spaziani and Patrick Tuttofuoco began the story of CARTEdition, theirs in the credit for reflecting on the ultimate intentions of the project, on the maximum limit to which to push it, on the creative/artistic process on which the realization of each project is based.