COLLANEvrosi

 

 

COLLANEvrosi
è un gioco di parole che indica in maniera ironica l’amore che ho per il mio lavoro.

 

HANAMI / SS 2015, ph. Nika Furlani

 

COLLANEvrosi
is a play on words (something like ‘necklace neurosis’)
that explains ironically the passion for my work.

 

KAURI / SS 2016 ph. Nika Furlani

 

 

Il mondo del gioiello contemporaneo mi ha completamente travolta
spingendomi verso una continua ricerca e sperimentazione.

 

CONVIVIO / 2015, ph. Nika Furlani

 

 

The world of contemporary jewelry design has completely overwhelmed me
pushing towards a continuous research and experimentation.

 

 

IKEBANA / FW 2014-15, ph. Nika Furlani

 

 

Con le mie creazioni artigianali cerco di raccontare il mondo che mi circonda
e soprattutto come mi sento io circondata da esso.

 

 

NEST / FW 2015-16, ph. Nika Furlani

 

 

With my handcrafted designs I talk about the world around me
and most of all about the way I feel surrounded by it.

 

 

SEA BED / FW 2016-17, ph. Nika Furlani

 

 

 

L’ambiente, sia naturale che artificiale, è ciò che influenza maggiormente i miei sensi,
con le sue forme, le sue ruvidezze, i suoi odori e suoni.

 

 

SEA BED II / 2017, ph. Nika Furlani

 

 

 

The natural environment and landscape are what most influence my senses
with its shapes, roughness, scents and sounds.

 

 

NORTHLANDS / 2018, ph. Nika Furlani

 

 

 

Mi chiamo Lodovica Fusco
e sono una designer di gioiello contemporaneo a Trieste.

 

My name is Lodovica Fusco
and I am a contemporary jewelery designer in Trieste.

 

IT’S NOT AN ENGAGEMENT RING! / 2020, ph. Nika Furlani

MEMORIE, 2021

new collection

MEMORIE / 2021, ph. Nika Furlani

 

Ricordo la sveglia di mamma all’alba per trovare parcheggio.
Ricordo le camminate sulla spiaggia sassosa per andare lontano dalla folla.
Ricordo la bassa marea al mattino e al tramonto.
Il rumore delle onde che mi culla mentre sonnecchio fino a che il sole che riscalda non mi sveglia.
Ricordo le mani curate che mi spalmano la crema frettolosamente.
Ricordo le ore in acqua con il mio gemello, i giochi, le liti, le paci.
La mia gelosia quando si intrometteva un bambino che frequentava la stessa spiaggia deserta e la voce affettuosa di papà che cercava di distrarmi.
Ricordo la mamma stesa al sole per ore ed ore e papà che si annoiava come noi.
I suoi occhi da bambino e la sua fantasia.
Le ore alla ricerca di conchiglie e vetri coloratissimi in riva al mare.
Quella bottiglia d’acqua vuota che diventava un piccolo mondo marino con i vetri, sassi, alghe e conchiglie raccolti.
Ricordo i tuffi dal molo ed i ricci marini che mi pungevano i piedi quando toccavo il fondo e le stesse mani curate che cercavano ti togliermi gli aghi pazientemente.
Ricordo i panini di mortadella e cetriolini e lo yogurt col melone.
Ricordo i gabbiani al tramonto che si ammassavano mentre lanciavamo pezzi di panini avanzati… papà li lanciava sempre lontanissimi.
Ricordo la bassa marea la mattina e al tramonto.
Ricordo il sale sulla schiena mentre mettevo la maglietta per tornare verso l’auto alla fine di una giornata al mare.

 

 

I remember when mum used to wake me up at dawn so that we could find a parking space.
I remember walking along the pebbly shore to get away from the crowd.
I remember the low tide in the morning and at sunset.
The sound of the waves cradling me while I snoozed until I was awakened by the hot sun.
I remember perfectly groomed hands hastily applying sun lotion on my skin.
I remember being in the water for hours with my twin brother, playing, fighting, making up.
I remember being jealous when a new child would show up on our same empty beach, and dad’s tender voice trying to distract me.
I remember mum stretching out in the sun for hours and dad being bored just like the rest of us.
His child-like eyes and his imagination.
We used to look for seashells and colored glass along the shore for hours.
That empty bottle that would turn into a little sea world inhabited by the pebbles, seaweed and seashells we collected.
I remember diving from the pier and the sea urchins that stung my feet when I touched the bottom, and those same, perfectly groomed hands patiently removing the thorns from my feet.
I remember the mortadella and gherkin sandwiches and the yogurt we ate with melon.
I remember the seagulls gathering together at sunset when we tossed pieces of bread at them… Dad would always toss them so far away.
I remember the low tide in the morning and at sunset.
I remember feeling the salt on my back when I put my t-shirt back, waking to the car at the end of a day at the beach.

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